La regata intorno al mondo in solitario senza scalo, la Vendée Globe, continua a sorprendere con evoluzioni spettacolari. Negli ultimi sette giorni, Yohann Richomme ha realizzato un’impresa straordinaria (e anche fortunata direi) recuperando ben 400 miglia sul leader Charlie Dalin, grazie a condizioni meteo favorevoli e a un angolo di navigazione più vantaggioso. E’ stupefacente come le previsioni si verifichino puntualmente. Avevamo lasciato Dalin in fuga solitaria dopo aver seminato Simon davanti alla depressione molto violenta del sud.
Un Terzetto al Comando
Già nella Live di mercoledi scorso avevamo previsto come il fatto di navigare nella zona posteriore della depressione avrebbe avvantaggiato Richomme mentre Dalin sarebbe stato costretto a continue strambate, percorrendo piu strada e di fatto vedendo assottigliare il suo vantaggio.
Questo recupero impressionante ha portato Richomme a riportarsi a ridosso del primo, formando un terzetto compatto con Dalin e Simon. I tre skipper ora cavalcano una nuova depressione che li spinge rapidamente verso Capo Horn, il leggendario punto di passaggio nell’Oceano Meridionale.
Dietro di loro, la situazione è ben diversa. Gli inseguitori principali sono rimasti bloccati in una zona di calma piatta, perdendo terreno prezioso. Tra loro, Ruyant è stato particolarmente sfortunato, vedendo sfumare ogni possibilità di restare agganciato ai primi. Ora si trova a oltre 800 miglia di distanza dal terzetto di testa.
Con Capo Horn all’orizzonte, la sfida è ancora tutta aperta. Le condizioni del Grande Sud restano difficili e ogni errore potrebbe costare caro. La battaglia per la leadership si intensifica mentre i tre skipper di testa continuano a sfruttare ogni opportunità offerta dall’oceano.
Riuscirà Richomme a completare il suo recupero e superare Dalin? O sarà quest’ultimo a mantenere il comando fino all’Atlantico?
La Vendée Globe, come sempre, regala emozioni fino all’ultima miglia.